La potatura degli alberi: l’importanza di una pratica antica 

La potatura è un’arte antica quanto la stessa agricoltura, una pratica fondamentale per mantenere gli alberi sani e convogliare la linfa dov’è più necessaria: la potatura, infatti, non solo contribuisce all’estetica di alberi, arbusti e rampicanti, ma è indispensabile per garantire che frutti e fiori possano prosperare di anno in anno. 

Vediamo quindi tutti i segreti della potatura, dagli errori da evitare agli attrezzi fondamentali. 

Potatura degli alberi: perché è così importante 

La potatura degli alberi è, dunque, una pratica agronomica essenziale per mantenere sane queste piante così imponenti ma anche fragili, favorirne una crescita equilibrata, ma anche aumentare la produttività di frutti. Attraverso la rimozione selettiva di precise parti delle piante, come i rami malati, l’agricoltore previene la diffusione di malattie in tutta la piante e, al contempo, stimola la formazione di nuovi e vitali germogli.  

Non solo l’eliminazione di parti secche o malate: la potatura migliora anche l’esposizione all’aria della chioma e, soprattutto la penetrazione della luce tra le fronde, aspetti che favoriscono la sua crescita fisiologica e i processi metabolici: per gli alberi da frutto, in particolare, una corretta potatura è cruciale per garantire una produzione di qualità e facilitare le operazioni di raccolta. 

La potatura degli alberi da frutto per non commettere errori nei tagli

Come potare le piante e gli alberi: le diverse tecniche 

L’obiettivo di una buona potatura è dare forme quanto più naturali possibile, ma anche armoniche e simmetriche, sebbene spesso tale pratica sia utile anche a ridurre le dimensioni della pianta, quando necessario; in tutti i casi, una corretta potatura favorisce la crescita di fiori e frutti, dirigendo lo scorrere della linfa nella pianta verso i rami che li producono. Ecco allora alcune regole generali: 

  • tagliare solo i rami completi e solo in corrispondenza di biforcazioni
  • mantenere il taglio sempre parallelo al ramo che rimane
  • se si necessita di tagliare un ramo molto grande, è bene prima accorciarlo e solo successivamente effettuare il taglio finale a ridosso del collare (che non va toccato!). 

Tecniche di potatura 

Esistono diversi tipi di potatura, che rispondono a diverse esigenze della pianta e dell’agronomo; i più comuni sono: 

  • potatura di riduzione (o contenimento): serve a ridurre le dimensioni dell’albero in altezza e/o larghezza; 
  • potatura di selezione: atta a sfoltire la piante di rami e branche secondari; 
  • potatura di rimonda: è la specifica rimozione dei rami più secchi; 
  • potatura di alleggerimento: effettuata sulla parte distale della pianta, e serve ad alleggerire la parte alta della chioma e a far convogliare le sostanze nutritive sui rami più interni; 
  • potatura di formazione: mira a dare alla pianta la struttura desiderata durante i primi anni di vita, e, negli alberi da frutto, si concentra sulla crescita dei rami più giovani e produttivi.  
  • potatura di ringiovanimento: si effettua in primavera sui germogli, e si applica a piante appassite o vecchie per stimolare, appunto, il rinnovamento dei rami e cercare di dar loro nuova vita;  
  • potatura di ricostruzione: una tecnica utile quando, per cause esterne, si rompono dei rami; 
  • taglio di ritorno: si tratta di un’altra tecnica usata specificamente per ridurre le dimensioni dell’albero.  

Medicazione dei tagli 

Anche le piante hanno bisogno di disinfezione e medicazioni, con appositi prodotti, dopo un taglio: esso è l’equivalente di una ferita aperta nella pianta, e anche per loro il rischio è quello dell’entrata di agenti patogeni. Per questo, per i tagli più ampi si può usare del mastice cicatrizzante. 

Per lo stesso motivo, poi, anche gli attrezzi andrebbero disinfettati prima di essere usati su un’altra pianta: questo eviterà di trasmettere malattie e agenti patogeni agli alberi sani. 

Gli attrezzi da utilizzare per una potatura perfetta 

Parlando di attrezzi, per una corretta potatura è fondamentale disporre di quelli giusti! 

Forbici e cesoie, manuali o a batteria, sono l’attrezzo di base per potare le piante, e possono essere accompagnate anche da apposite seghe, dai denti più o meno larghi a seconda del tipo di pianta da potare. I coltelli, poi, sono particolarmente adatti agli alberi da frutto, mentre per i rami più grandi è indicato anche l’uso di un troncarami. 

Oggi abbiamo a disposizione anche strumenti più potenti, come le barre troncarami e potatrici sono molto utili per un lavoro di potatura pulito e veloce. Per rimuovere e trasportare agilmente i rifiuti vegetali sfusi creati con la potatura, infine, le benne idrauliche si rivelano particolarmente utili.  

Barra troncarami idraulica per potatura agricola

Tagliare i rami secchi ed errori da evitare 

Sebbene la potatura sia una pratica molto utile, effettuarla nel modo scorretto può creare enormi problemi e danni inutili per la pianta. 

Anzitutto, è importante non eseguire tagli troppo vicino al tronco, per non danneggiare il colletto del ramo, il che potrebbe impedire la corretta cicatrizzazione del taglio; si deve assolutamente evitare di lasciare monconi, che possono diventare vie di ingresso per malattie, e più in generale, durante la potatura, è essenziale evitare tagli eccessivi o scorretti che possono compromettere gravemente la salute e la vitalità dell’albero. 

La capitozzatura, infine, sebbene sia una tecnica ancora molto utilizzata, si è rivelata, secondo numerosi studi, particolarmente dannosa: stiamo parlando tratta del taglio del fusto, di grossi rami e branche primarie, a volte arrivando anche a eliminare l’intera chioma. La capitozzatura lascia esposte ad attacchi di agenti esterni (malattie e insetti) ferite troppo grandi, ed eliminando le foglie elimina anche la fonte principale di sostentamento dell’albero, che si andrà via via indebolendo, fino a morire nei casi in cui non abbia sufficienti riserve energetiche. 

La stagione della potatura 

Non esiste una stagione per la potatura universale per tutte le piante: il momento propizio, infatti, varia a seconda della specie e del clima locale. Generalmente, comunque, la potatura viene effettuata durante il riposo vegetativo invernale per evitare alla pianta inutile stress e al contempo ridurre significativamente il rischio di infezioni, più alto durante i periodi di crescita vegetativa (come la fioritura).  

Tuttavia, se necessarie alcune leggere potature possono essere realizzate anche in estate, sempre durante un momento di riposo vegetativo, e servono soprattutto per gestire la crescita dei rami o rimuovere eventuali parti malate. Insomma, per l’agronomo è fondamentale conoscere le caratteristiche specifiche di ogni specie che deve trattare per capire qual è il momento (o i momenti) perfetto! 

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