Le patate: uno degli ortaggi più versatili e amati al mondo! Facili da coltivare e da cucinare, le patate sono la base per molti piatti, non solo della cucina mediterranea ma anche di quelle continentali.
Ma come si coltivano le patate in modo efficiente? Continua a leggere per scoprirlo!
La semina delle patate
Tutto inizia dalla semina: nel caso delle patate, è importante scegliere accuratamente i tuberi e preparare adeguatamente il terreno per ottenere un raccolto abbondante e di qualità.
Scelta e preparazione del terreno
La selezione del terreno giusto è, infatti, il primo passo per assicurarsi una buona crescita delle patate. Le patate prosperano in terreni ben drenati e ricchi di sostanze organiche. È dunque importante assicurarsi che il terreno non sia troppo compatto per evitare ristagni d’acqua, che potrebbero causare marciumi radicali; per questo, gli agricoltori si avvalgono di attrezzi come gli elevatori, utili anche per mantenere il terreno soffice e libero dalle erbacce. Inoltre, se il terreno è argilloso o compatto, spesso viene aggiunta di sabbia o si costruiscono dei letti rialzati per migliorare il drenaggio.
Le patate, inoltre, preferiscono un pH leggermente acido, tra 5,5 e 6,5: un terreno con il giusto pH aiuta infatti la pianta ad assorbire i nutrienti in modo più efficiente.
Prima di piantare le patate, è infine essenziale preparare adeguatamente il terreno: l’aratura o la vangatura rendono il suolo aerato, facilitando lo sviluppo dei tuberi.
Scelta dei tuberi da semina
Scelto e curato il terreno, bisogna passare alla selezione dei tuberi e scegliere patate da semina sane. Se i tuberi sono grandi, è bene tagliarli in pezzi di circa 4-5 cm, con l’accortezza che ogni pezzo contenga almeno un “occhio” o germoglio; è anche consigliabile lasciare i pezzi esposti all’aria per qualche giorno, affinché si formi una leggera pellicola che prevenga le infezioni fungine.
Periodo e tecniche di semina delle patate
Il periodo di semina varia in base al clima della regione e alla varietà di patate scelta. In generale, nelle zone più calde d’Italia la semina può iniziare a fine febbraio o inizio marzo, mentre nelle regioni settentrionali e nelle aree più fredde potrebbe essere meglio aspettare fino ad aprile per evitare gelate tardive che potrebbero danneggiare i germogli.
Piantare i tuberi correttamente è essenziale per favorire lo sviluppo delle piante: si dovrebbe arrivare a una profondità di 10-15 cm, con una distanza di 30-40 cm tra le piante e 60-70 cm tra le file per permettere alle piante di avete abbastanza spazio per svilupparsi senza competizione eccessiva.
Anche la copertura è una fase importante, da effettuare con terra soffice per proteggere i tuberi dagli agenti atmosferici e dagli insetti.
Cure durante la crescita delle patate
Dopo la semina, le patate richiedono cure regolari per avere una crescita sana; nello specifico:
- irrigazione: le patate vogliono il terreno umido, specialmente durante la fase di tuberizzazione, ma soffrono eccessi d’acqua, che possono favorire la comparsa di malattie fungine;
- gestione delle erbacce: rimuovere regolarmente le erbacce che competono per luce e nutrienti è un processo importante anche per questa coltivazione;
- rincalzatura: è il processo di accumulare terreno attorno alla base delle piante man mano che crescono; serve a proteggere i tuberi dalla luce solare, prevenendo l’ingiallimento e la produzione di solanina, una sostanza tossica.
Quando si raccolgono le patate?
La raccolta delle patate è un momento cruciale che determina la qualità e la quantità del raccolto, e sapere quando raccogliere le patate è fondamentale per ottenere tuberi maturi e saporiti: vediamo come gestire al meglio questa fase.
I tempi e i modi della raccolta
Il momento giusto per raccogliere le patate dipende dalla varietà coltivata e dall’uso che si intende farne. Le tempistiche variano anche in base alle condizioni climatiche e al tipo di patate piantate:
- patate novelle: si raccolgono circa 70-90 giorni dopo la semina, quando le piante iniziano a fiorire; sono caratterizzate da una buccia sottile e un sapore delicato;
- patate mature: la raccolta delle patate mature avviene 90-120 giorni dopo la semina: quando le foglie e gli steli delle piante iniziano a ingiallire e appassire è segno che i tuberi sono completamente maturi e pronti per la conservazione.
Gli agricoltori hanno sviluppato diverse tecniche per la raccolta delle patate, che deve essere eseguita con cura per evitare di danneggiare i tuberi e garantire una buona conservazione. La raccolta manuale è il metodo più comune, soprattutto per i piccoli orti, mentre in coltivazioni su larga scala si utilizzano macchine scavapatate che sollevano le piante e separano i tuberi dalla terra, metodo efficiente ma che richiede attenzione per ridurre i danni meccanici.
Attenzione ai segnali di maturazione
Per assicurarsi che le patate siano pronte per la raccolta, gli agricoltori prestano particolare attenzione a questi segnali:
- verifica del foliage: come detto sopra, quando le foglie delle piante iniziano a ingiallire e seccare significa che i tuberi hanno accumulato abbastanza nutrienti e sono maturi;
- esame dei tuberi: si scava delicatamente attorno a una pianta campione e si controlla un tubero: se la buccia è spessa e non si stacca facilmente, le patate sono pronte per essere raccolte;
- giorni dalla semina: che dipendono dalle specifiche della varietà piantata.
Conservazione delle patate
Anche la cura post-raccolta e la corretta conservazione delle patate sono essenziali per mantenerle fresche e ridurre gli sprechi.
Dopo la raccolta, si lasciano le patate al sole per qualche ora, per asciugare l’umidità e prevenire la formazione di muffe durante la conservazione. Le patate vengono poi conservate in un luogo buio, fresco e ben ventilato, all’interno di sacchi di iuta o casse di legno; la temperatura ideale è tra 4°C e 10°C, e in questa fase va evitata l’esposizione alla luce solare per prevenire la formazione di solanina, sostanza tossica che rende le patate verdi.
In ogni caso, un controllo periodico delle patate conservate è necessario per rimuovere quelle che mostrano segni di deterioramento o germogli.
Dopo la raccolta, infine, l’uso di trinciatrici agricole può aiutare a gestire i residui vegetali e mantenere il campo pulito e pronto per la prossima stagione di semina.