Pubblichiamo qualcosa di realmente accaduto per preservare la memoria di questo evento nel tempo: c’è stato fango da spalare, acqua da raccogliere, danni da riparare, fiducia da riacquisire, speranza da ritrovare e soprattutto superare il senso di frustrazione e inganno di fronte a un evento subdolo che non puoi in nessun modo fronteggiare, modificare o contrastare. Un forte senso di coesione e solidarietà ci ha unito, siamo gente di campagna abituata a lottare, “tenere il cuccio “, “tenere botta” come ci ripetevamo ormai tutti.
Abbiamo avuto i piedi bagnati, le mani e le braccia infangate e gli schizzi di fango ci hanno coperto anche il volto, con il nostro senso pratico e l’amore per la nostra terra abbiamo sofferto in silenzio, con gli occhi lucidi, stretto i denti, ma nessuno ci ha fermato. Dopo tre settimane siamo riusciti a rimettere in moto l’azienda e la produzione con attorno a noi distese di acqua, aziende chiuse e paralizzate. Per i successivi 15 mesi, tanto abbiamo impiegato a ripristinare la parte uffici con server e linee telefoniche, abbiamo lavorato con uffici dislocati su un’altra azienda del gruppo. Abbiamo lottato e tutt’ora continuiamo perchè l’onda è lunghissima, ma ci siamo riusciti: per noi, per i nostri dipendenti, per il paese, e anche per i nostri clienti che ci hanno manifestato tanta solidarietà durante tutto questo periodo. Un grazie di cuore,
Graziano Malpassi